Sanremo 2013, Crozza contestato

Fischi e qualche “parolina” di troppo per l’imitazione di Berlusconi, ma alla fine parte l’applauso.

“No alla politica a Sanremo“, è l’urlo che si leva dal Teatro Ariston dopo l’imitazione di Silvio Berlusconi fatta da Crozza. E poi a seguire: “Vai a casa”. Il comico imbarazzato non sa cosa fare, “La mia non è propaganda, dai non fate così”, afferma cercando di tranquillizzare il pubblico. Fa quasi per andarsene, ma entra in scena Fazio che cerca di sostenere l’amico, ma ancora si sente urlare: “Fuori!”. Ma quando Crozza comincia a parlare e a fare il suo monologo comico-politico, partono gli applausi.

Fantastico l’incipit del suo discorso: “Cosa hanno in comune Sanremo e le elezioni? Chiunque vinca non vende una mazza. Tra due settimane andremo a votare con quadro politico totalmente privo di logica. Chiunque governerà lo farà alleandosi con qualcuno che lo ha appena mandato a cagare. Credetemi, siamo ingovernabili”. E poi a ruota tutti i protagonisti della campagna elettorale.

E’ il turno di Pier Luigi Bersani: “Porco boia, ragassi, mica siam qui ad accordare gli spaghetti alla chitarra”, dice giocando sulle tipiche metafore del segretario del PD.

E con ritmo serrato continua con la satira: “Berlusconi dice toglie l’Imu e Bersani – cosa dice? Non è che puoi fermar l’acqua con le mani. Sembra uno di quei monaci zen seduto sulla riva del fiume, solo che è così sfigato che invece del nemico passa l’onda di piena che lo travolge”. Ma tocca anche ad Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile: “sembra il fratello stanco di Speedy Gonzales. Ingroia vuole fare la rivoluzione: falla, ma ti sei fatto fotografare su “Chi”. Ti immagini Che Guevara su “Max”, in un servizio su come farsi gli addominali nella giungla tropicale? E’ pigro, sembra che non prenda un caffè dai tempi di Pertini”. Nel finale ce n’è anche Monti e la sua Lista Civica “sostenuta da gente come Tronchetti Provera, Ilaria Borletti Buitoni, Luca Cordero di Montezemolo: questa non è la società civile, è l’alta società civile, è la società civile gold, sono l’elite dal doppio cognome: basterebbe mettere l’Imu sul secondo cognome e salveremmo il bilancio dello Stato”. E su Montezemolo: “che è presidente della Ferrari, vicepresidente di Unicredit, è nel cda della Fiat, di Poltrona Frau, di Tod’s, della Stampa, è come l’acqua minerale nelle riunioni”. Fa parte di quel gruppetto “che si vede a ‘Cortina incontra’, ‘Capri annuisce’, ‘Sankt Moritz fa spallucce’. Gli applausi coprono quasi le battute del finale.

Immancabile la frecciata di Fabio Fazio dopo il monologo di Crozza: “Voglio ringraziare il pubblico dell’Ariston che ci ha aiutato a riconoscere due persone già note che hanno fatto di tutto per farsi notare anche stasera”. E noi, aspettiamo la seconda serata.

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