Heather Parisi, un’icona dello spettacolo

Di Luca Cirillo in esclusiva per Palcoscenico

Ciao Heather, finalmente riesco a realizzare un mio grosso desiderio…ti intervisto!
Non sarà facile sintetizzare la tua splendida carriera in breve, ma ci proverò…
Domanda inevitabile per l’inizio…parlaci dell’incontro con Franco Miseria e del tuo primo provino in Rai….

E’ stata una cosa inaspettata ed emozionante, venire in Italia in vacanza e diventare una soubrette televisiva…Miseria mi notò in discoteca e mi portò a fare un provino per la Rai…Il resto è storia!

L’esordio avviene con “Luna Park”, show di Baudo che anticipa la “serie” di Fantastico.
Con quale spirito affrontasti la prima puntata?

Con tanta emozione! A Luna Park hanno debuttato tanti altri attori diventati poi famosi, come Troisi, Solenghi, Beruschi… Pippo mi ha aiutato molto e fatto sentire a mio agio.

Nonostante fossi una esordiente, la prima cosa che balzò agli onori della cronaca fu la tua incredibile professionalità nel ballo, degna di una veterana.
Quanta preparazione avevi “alle spalle” e quante ore dedicavate allo studio delle coreografie con Miseria?

Io arrivavo dall’America con alle spalle tanti anni di studio della danza classica e borse di studio vinte. Con Miseria mi sono trovata a ballare la danza moderna in TV. Dedicavamo diverse ore alle prove, ma a me bastava guardare una volta gli altri ballerini ed apprendere subito una coreografia.

Il successo dello show, viene bissato da “Fantastico” dell’anno successivo.
In questo caso avviene anche il tuo esordio come cantante e il brano “Disco Bambina” scala in breve le classifiche posizionandosi ai primi posti.
Pensavi che potesse accadere?

Non avrei mai pensato  di cantare e di arrivare ai vertici delle classifiche.Sono una persona molto schiva ed ho sempre avuto uno strano rapporto con la popolarita’.Il successo ed è stato inebriante, vedere Discobambina divenire un’incredibile hit anche al di fuori dell’Italia, è stata una grande soddisfazione!

In questa primissima fase della tua carriera hai quindi lavorato con Baudo, Loretta Goggi e Beppe Grillo.
Come ti trovasti con loro?

Benissimo! Del resto io ero quasi una debuttante e loro sono stati sempre molto gentili e disponibili con me, dei compagni di lavoro fantastici.

Come reagì la tua famiglia a tutto questo successo?

Anche loro erano increduli, ma allo stesso tempo erano molto orgogliosi di me e mi hanno sempre incoraggiata a proseguire.

In “Stasera niente di nuovo” hai avuto la fortuna di lavorare con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
Che consigli ti hanno dato questi due grandi artisti?

Sandra e Raimondo erano deliziosi e protettivi con me, quasi come dei genitori, ho imparato tanto da loro.

E’ vero che “discutevano” spesso proprio come nei loro telefilm?

Loro piacciono tanto perchè sono così anche nella vita privata, sono simpaticissimi.

In “Fantastico 2” esplode il fenomeno “Cicale”.
Ancora una volta una sigla televisiva che vende migliaia di copie! Era impegnativo conciliare le tue attività di ballerina e show girl con quella di singer?

Cicale è la mia canzone più popolare, anche se mi piace ricordare anche le altre.
Ho spesso fatto serate in giro per l’Italia, con  i miei balletti e le mie canzoni, lo facevo ovviamente quando non lavoravo in TV.

Recentemente sei stata ospite dello show “Cocktail d’amore”, dove oltre a ricordare i “mitici” anni ’80, hai parlato molto (e di questo te ne siamo grati) della tua amica Stefania Rotolo, scomparsa prematuramente e “dimenticata” dallo show business. Puoi lasciare anche a noi di Palcoscenico un ricordo di questa bravissima e compianta show girl?

Purtroppo ho conosciuto poco Stefania, però mi piaceva molto e sono sicuro che saremmo diventate delle grandi amiche. Avevamo anche progettato di fare qualcosa assieme…Purtroppo se n’è andata via prima. Il minimo che potessi fare era dedicarle il mio primo album, Cicale & Company.

Nel 1983 sei la vedette di uno spettacolo originale e innovativo, “Al Paradise”, con due “istituzioni” come Oreste Lionello e Milva.
Di questo show mi colpirono le coreografie incredibili e il tuo ennesimo successo discografico “Radiostelle”.
Cosa ricordi di questa esperienza e come fu il rapporto con i tuoi colleghi e con il regista Falqui?

Considero Al Paradise una delle mie trasmissioni più impegnative e faticose, ma è stata un’esperienza favolosa e gratificante, culminata con la vittoria al Festival Internazionale della TV di Montreux.

Ancora una volta star di “Fantastico” numero 4 (con Gigi Proietti) e 5 (nuovamente con Baudo).
Quali furono le differenze nel lavorare con il tuo “pigmalione” e con il grande attore romano?

Proietti rappresenta la professionalità di attore non sempre conciliabile con il mondo cosiddetto leggero del varietà televisivo, comunque mi sono trovata bene con lui anche se con Pippo io mi sento in famiglia perchè lui è il mio papà artistico!

Dopo tutte queste esperienze, non poteva mancare l’esordio cinematografico con un divertente ruolo da “miope” in “Grandi Magazzini”, commedia di Castellano e Pipolo con un cast di stelle come Montesano, Manfredi, Villaggio, Placido, Banfi, Muti..
Come affrontasti questo nuovo esordio?

Accettai di fare il film perche’ il mio ruolo non richiedeva particolari capacità interpretative, visto che io non sono un’attrice e poi perche’ mi trovavo a lavorare con un cast ricco di attori tra i più popolari in Italia. Mi sono divertita molto!

Quale è la tua opinione circa il film?

Penso che sia riuscito in pieno nel suo intento e cioè di divertire il pubblico!

Passiamo ad uno show che all’epoca fece parlare molto, ovvero “Fantastico 8”, la mitica edizione di Celentano!
Cosa pensavate dell’enorme clamore che si creò intorno allo show?

Ho un bellissimo ricordo di quel Fantastico. Adriano è un personaggio carismatico ed estroso ….carne per i miei denti .Ogni cosa che lui fa, attira sempre su di se l’attenzione dell’opinione pubblica!

Raccontaci un aneddoto circa questo show così chiacchierato….

Più che un aneddoto è una situazione ricorrente che mi piace ricordare: si facevano ore ed ore di prove e poi in diretta Adriano rivoluzionava la scaletta creando il panico in tutto lo studio, ma io mi divertivo da morire a stargli dietro!

Con lo show “Stasera Lino” si conclude la tua esperienza in Rai e la tua collaborazione con Franco Miseria.
Quali furono le cause di questi due “divorzi”?

Io non parlerei di divorzio, tanto che in Rai ci sono ritornata. Io non amo legarmi con contratti a lunga scadenza, ma preferisco scegliere di volta in volta. Sono stata la prima a farlo in epoca in cui si parlava solo di favolosi ingaggi di esclusiva. Per quanto riguarda Miseria è stato un reciproco bisogno di cambiamento.

“Finalmente Venerdì” segna il tuo esordio con Canale 5.
Trovasti diversità nel lavorare in uno show Mediaset rispetto alla Rai?

Ho trovato anche li tanta professionalità e poi lavorare con Dorelli è stato molto stimolante.

Cosa ricordi di quello spettacolo e della tua collaborazione con Johnny Dorelli?

Johnny è fantastico, un talento grandioso ed è nata subito la giusta intesa, mi ha insegnato tanto. Dello spettacolo ricordo l’emozione del debutto su una nuova rete e le ore ed ore di prove e registrazioni.

Un giudizio sui tuoi “anni ’80″….

Beh gli anni ottanta rappresentano i miei ventanni, la spensieratezza e il grande successo.

Oggi si lavora per “recuperare” quanto di buono ci fu in quel periodo, ad iniziare dagli show, alle sigle, i balletti ecc. e trasmissioni come la già citata “Cocktail d’amore” riscuotono molto successo.
Come mai allora, per anni si è parlato degli ’80 come di un periodo “vuoto e da dimenticare”?

Chi l’ha detto? Non credo assolutamente che per quanto riguarda il mondo dello spettacol osiano stati anni vuoti e da dimenticare, anzi…E’ ovvio che anche allora c’erano delle cose non proprio belle, però gli anni ottanta sono stati molto innovativi, soprattutto per la TV.

Oggi più che mai ci si “improvvisa” artisti: ballerine (o meglio “veline, “letterine” ecc.!) che non sanno muoversi, cantanti stonati, programmi dove si piange o ci si insulta….
A cosa credi sia dovuto questo crollo della qualità negli show?

Credo al fatto che adesso si cerchi il successo immediato, non importa quanto uno show sia raffinato e di classe e gli artisti di talento, l’importante è fare audience a tutti i costi, con pseudo subrettes che puntano più sulle loro parti anatomiche che sulla professionalità.
Una volta si facevano le trasmissioni con gli artisti, adesso preferiscono mettere in piazza gli affari privati del pubblico.

E’ questa una delle cause del tuo allontanamento dagli spettacoli televisivi?

Principalmente sì.  Poi dall’altra parte c’era la mia necessità di dedicarmi al privato, di crearmi una famiglia è questo forse è stato il mio più grande successo!

Nel 1991 torni in Rai con “Ciao Weekend”, dove canti una sigla scritta per te dal grande Pino Daniele.
Come nacque questa nuova importante collaborazione?

Conoscevo già Pino da qualche anno, avevo anche fatto la guest star nel video di “Scarrafone”. Un giorno mi chiama e mi dice che aveva pronto un pezzo che aveva scritto per me, era “Pinocchio”, che poi diventò la sigla di Ciao Weekend.

Foto di Claudio Porcarelli

I rotocalchi “pettegoli” parlavano spesso di numerose discussioni che ci furono tra te e Giancarlo Magalli.
Tutte chiacchiere, oppure c’era del vero?

Diciamo che spesso non ci trovavamo d’accordo su alcune scelte e questo ha indubbiamente creato qualche malumore tra di noi, ma è acqua passata ed io e Giancarlo siamo ancora ottimi amici.

Nel 1994 nasce la tua prima figlia Rebecca.
Cosa ricordi del periodo della gravidanza? Continuavi a lavorare e mantenerti in forma ugualmente?

Per fortuna non ho mai avuto grandi problemi di gravidanza. Ovviamente col pancione ho dovuto per forza interrompere i miei allenamenti.

Passiamo al teatro: parlaci della tua esperienza con Zuzzurro e Gaspare nel divertente “Letto a tre piazze”, record di pubblico nella stagione ’96/’97.
Come entrasti in contatto con il simpatico duo?

Mi contattarono loro, ritenendo che fossi la persona più adatta a dare vita al personaggio femminile della commedia, una donna sexy e svampita allo stesso tempo. Mi sono divertita tantissimo con loro, sono così simpatici. Sono contenta che Andrea (Zuzzurro) si sia completamente ristabilito dal brutto incidente stradale: ne approfitto per mandargli un augurio ed un bacio.

Parlaci del tuo sito www.heatherparisi.it completo di biografia, foto e curiosità.
Quale è il tuo rapporto con internet e le email?

Il sito è nato grazie ai miei fans che lo hanno costruito passo dopo passo con me. Con loro interagisco, attraverso una mailing list in cui mi danno i loro consigli e le loro critiche. Grazie ad internet e all’email ho la possibilità di tenere un contatto diretto con la mia famiglia, i miei amici.

Nella biografia del tuo sito, troviamo un accenno al tuo collega Enzo Avallone (in arte Truciolo) tragicamente scomparso pochi anni fa.
Puoi accennare alla tua collaborazione con lui?

Di Enzo ho dei vaghi ricordi legati al primo Fantastico in cui ballavo con lui. Dopo la trasmissione le nostre strade si separarono. Appresi la notizia della sua morte con grande dispiacere.

Una incredibile soddisfazione personale deve essere stata la partecipazione al film SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE per il ruolo della moglie di Kevin Kline.
Cosa ricordi di quel “cameo”?

Il film mi ha dato la possibilità di trovarmi in un cast di grandi attori ed attrici, come Kevin Kline, Michele Pfeiffer. Ricordo di quest’ultima la sua incredulità nel vedere i fotografi e i fans intorno a me che credeva fossi solo una comparsa!

Quale è il cinema che ami? Dimmi almeno 5 film che rivedresti continuamente….

Ho visto da poco “A Beautiful Mind” con Russell Crowe, dopo aver letto il libro e l’ho trovato a dir poco favoloso: questo è un film che rivedrei continuamente!

Nel 2000 nasce la tua secondogenita Jacqueline.
Quali consigli pensi di poter dare alle tue bambine se volessero in futuro intraprendere la strada dello spettacolo?

Francamente spero che scelgano altre strade, ma se vorranno lavorare nello spettacolo non glielo impedirò, l’importante è che lo facciano con consapevolezza ed impegno, non dimenticando la spontaneità.

Concludiamo questa lunga e piacevole intervista, anticipando ai tuoi numerosi fans le tue prossime avventure artistiche…

Per ora mi sto divertendo a fare l’ospite in varie trasmissioni. Per quanto riguarda un rientro da protagonista, sto vagliando delle proposte. Rientrerò in TV solo se mi proporranno qualcosa di veramente interessante e stimolante.

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