Francesca Fioretti ricorda Astori: “Io e Davide dovevamo camminare insieme, invece siamo soli. Tutti e due”

Da quando Davide Astori è tragicamente deceduto nel sonno in una stanza d’albergo, molti aspettavano le prime parole della compagna Francesca Fioretti.

Dopo oltre sei mesi l’ex gieffina ha rotto il silenzio, raccontando al Corriere della Sera il vuoto incolmabile lasciato dallo sfortunato calciatore e lasciando soprattutto senza padre la piccola Vittoria, di soli due anni.

“Il 5 Marzo io ho accompagnato mia figlia a scuola e sono andata dalla psicologa dell’infanzia. La vita con Vittoria è stata dura, non le ha concesso neanche la meraviglia dei giorni insieme che Davide ed io abbiamo vissuto. Io so che non devo vivere il mio dolore attraverso di lei, non devo apparire triste né disperata. La sua serenità dipende dalla mia. Davide, per quanto mi possa far soffrire, non deve diventare un tabù, qualcosa da nascondere, un vuoto da non pronunciare. Lei ha capito che lui non tornerà, ma lo abbiamo collocato in un luogo immaginario in cui è felice.”

Non posso accettare che si andato via così. Non è stato un incidente, una malattia. In una di quelle scatole c’è un salvadanaio a forma di maialino che ho fatto io con la tecnica del decoupage. Solo che lì Davide ed io non mettevamo i soldi ma dei foglietti con i nostri desideri e i nostri ricordi. Non lo abbiamo mai aperto, forse lo farà Vittoria, forse sceglierà un giorno importante per lei“.

Ora la mia vita deve ricominciare. Ce la metterò tutta. Di una cosa sono certa. Di avere reso felice Davide nel tempo che abbiamo vissuto insieme. Se n’è andato, ma era nel momento più pieno e felice della sua vita, e se il mio dolore deve essere il pegno da pagare per questo, lo potrò sopportare per sempre. Dovevamo camminare insieme, fino a perderci. Invece siamo soli. Tutti e due“.

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