IL DIAVOLO, CERTAMENTE tratto dai racconti di Andrea Camilleri

IL DIAVOLO, CERTAMENTE
tratto dai racconti di Andrea Camilleri
adattamento teatrale di Claudio Pallottini
con Stefano Messina, Carlo Lizzani, Roberto Della Casa, Sebastiano Colla, Claudia Crisafio, Mimma Lovoi, Chiara Bonome, Valerio Camelin
regia Stefano Messina
scene Alessandro Chiti costumi Isabella Rizza
musiche Pino Cangialosi luci Alessandro Pezza
produzione Attori & Tecnici

Torna sul palcoscenico del Teatro Vittoria dopo il grande successo del debutto dello scorso anno, l’opera diretta da Stefano Messina tratta dai racconti di Camilleri. Sei passeggeri, sei perfetti sconosciuti, più il controllore, salgono a Palermo sul treno che nella notte li porterà a Torino e s’incontrano nello scompartimento 6 della carrozza 6. Come sempre accade in questi lunghi viaggi, dopo i primi momenti di diffidenza e di silenzio, rotto il ghiaccio, si parla del più e del meno.

Il più e il meno di questa lunga notte, però, è assai particolare: è il racconto di alcune strane avventure che sono accadute ai nostri protagonisti, o delle quali hanno avuto notizia. Sono strane perché tutte vertono su un unico filo conduttore: il ‘caso’, la ‘coincidenza’ incredibile; o meglio ancora – come dice Andrea Camilleri dal quale è tratto lo spettacolo teatrale – il ‘Diavolo certamente’ che ci ha messo lo zampino.

I racconti, rappresentazioni nella rappresentazione, diventano il pretesto per discutere sull’esistenza o meno del diavolo; e quando tutto sembra risolversi in una negazione di quest’ultimo, arriva il colpo di scena finale.

I racconti di Camilleri, magistralmente adattati da Claudio Pallottini e raccolti nello spazio angusto di uno scompartimento di un vagone del treno Palermo- Torino, oltre ad essere irresistibilmente divertenti, sono una riflessione sul caso e sulle coincidenze che ineluttabilmente determinano il senso delle umane sorti. Un evento inaspettato, una fatalità, un appuntamento mancato possono cambiare il senso di tutta una vita. Nel bene e nel male. I cambi di scena rapidi, diventano di volta in volta teatro di un nuovo racconto. Il ritmo è vorticoso, le azioni sono fulminanti. Un girotondo trascinante e vitale, una scrittura beffarda che ha il dono della leggerezza e insieme una contagiosa energia. Andrea Camilleri, certamente.

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