Carlo Bagnolo, l’artefice del successo che la storica etichetta “Cinevox”

Carlo Bagnolo, discografico cagliaritano e’ . Oggi con la nascita di “Cinenova” (giovane etichetta “correlata”), la sua attivita’ si divide tra la “storia” e il “futuro” mantenendo alta la qualita’ dei lavori prodotti con la classe che da sempre contraddistingue il marchio “Cinevox”.

Ciao Carlo, benvenuto su Palcoscenico. Partiamo subito parlando del tuo arrivo in casa “Cinevox”.

“Vuoi la verita’? sono un nipote di … e non potevano lasciarmi x strada. 🙂 Cercavo un lavoro part time, mentre studiavo per la mia specializzazione post laurea, 1992/3, e collaboravo attivamente con una cattedra. Alla Cinevox cercavano un assistente x l’ufficio estero e forte del mio anno a Londra nel 1991/92 mi sono presentato tramite una amica che gia’ lavorava alla Cinevox/Bixio. Da li’ 1000 cose sono successe, abbandonate le mire universitarie (studi e specializzazioni xo’ completati al 100% ! ), mi sono ritrovato a guidare una parte della barca con buone soddisfazioni…”.

“Cinevox” da anni e’ sinonimo di grande musica per film. Tanti gli artisti pubblicati da voi….Ennio Morricone, Piero Umiliani, Goblin, Emerson ecc. Tra la marea di produzioni quali ti hanno soddisfatto di piu’ a livello di vendite?

“Sicuramente i goblin, essendo discograficamente ns in esclusiva fanno la parte del leone, gli altri viaggiano un 50% sotto. Morricone ha tanti dischi in giro e quindi non e’ cosi semplice, pur avendo noi titoli in catalogo molto importanti”.

E quali invece sono quelle piu’ vicine al tuo gusto personale?

“Umiliani number one, “la morte bussa due volte” e “5 bambole…” del grande Pierino sono dei must, direi pure Evan Lurie con IL PICCOLO DIAVOLO, non dimenticando chiaramente il Morricone di METTI UNA SERA A CENA, INDAGINE AL DI SOPRA DI UN CITTADINO o GIU LATESTA. PROFONDO ROSSO @Goblin appartiene alla mia infanzia, ho il vinile originale comprato dai miei e trovarmi a lavorare su un titolo del genere mi ha fatto una certa impressione. Insomma una chart: 1) Umiliani 5 bambole e la morte… 2) Morricone Metti una sera a cena 3) Evan Lurie Piccolo diavolo, gli altri citati sono alla pari, escludendo Profondo Rosso che e’ non e’ classificabile”.

Nel 2001 siete tornati a produrre un album “inedito” con la soundtrack del film “Non ho sonno” (regia di Dario Argento) firmata dai Goblin. Da chi e’ partita l’idea di riformare il gruppo e come sono stati i rapporti tra di loro, durante le registrazioni?

“L’idea credo sia nata a Dario Argento in contatto con Claudio Simonetti, da li’ la proposta agli altri goblin, con la chiusura del classico triangolo con la bixio. You know A VOLTE RITORNANO?…i rapporti sono sempre gli stessi, puro amore condito da scazzi e rabbie, cmq il fatto che siamo qua a parlarne ancora dopo tanti anni vuol dire che c’e’ sempre una certa attrazione tra tutti”.

Le vostre soundtrack esplorano diversi generi cinematografici dall’horror al western, dal thriller alla commedia ecc. Quale e’ il tuo genere preferito?

“Ti posso dire i miei film preferiti, non ho un genere particolare: 1) Shining 2) La piccola Bottega degli orrori (adoro Audrey II), 3) Alien, Tra i registi il primo e’ il solito Kubrick(opera omnia), poi metterei Jarmush(opera omnia) e il primo Moretti (fino a la messa e’ finita)”.

Lo scorso anno moriva il grande Piero Umiliani, che negli ultimi tempi era ritornato sulla cresta dell’onda esibendosi spesso “live”. Vorrei che ci lasciassi un tuo ricordo del Maestro…

“Umiliani, un grande e un amico, ogni tanto andavamo a pranzo (siamo vicini di casa, lui, office,io) x far 2 chiacchere, una delle ultime volte in una famosa trattoria di Prati, entrano un gruppo di turisti dal nord, molte bionde, si accorge della mia “ansia” e dice, aspetta un attimo, si alza e parlotta con l’accompagnatore che lo guarda inizialmente storto… lo prego di lasciar perdere… insomma dopo neanche 5 minuti c’era un’intera tavolata di almeno 20 moscoviti/e che intonava “Manah Manah”(il suo piu’ grande successo ndr.) a squarciagola e lui dirigeva il coro. Purtroppo non ho colto l’occasione con alcuna signorina…ma ho riso tanto, avevo le lacrime agli occhi. Questo era Piero”.

Da una etichetta consolidata come “Cinevox” e’ nata la giovane e promettente “Cinenova” che tu gestisci con successo. Quale e’ stata la molla che ti ha portato a lavorare parallelamente tra le due etichette?

“Credo si debbano cercare nuove strade, senza fare follie, piccoli investimenti mirati x creare nel tempo una base solida, il successo me lo posso solo immaginare, viaggiamo con fatica e non inseguendo le chart ma con grande stile”.

Qual è la caratteristica di “Cinenova”?

“Il motto della ditta dice: “produciamo solo quello che compreremmo”, cioe’ nulla tra i primi 50 posti delle charts o quasi. Non ho dei limiti o parametri di generi o stili, ho purtroppo quello dei conti economici. quindi non posso permettermi produzioni con budget troppo alti per i ns rientri, rinunciando ogni tanto con dispiacere (io spero solo rinviando) a produzioni possibili (per esempio i minimod di napoli, pure trip hop) . Cerco tutto cio’ che mi dia emozione in un modo o nell’altro, di solito poi ho visto che tra chi produce una certa musica e il sottoscritto vengono fuori parecchi punti di vita in comune, un certo modo di pensare e di vivere lontano anni luce dalle finte tette e abbronzati vari dello starsystem italico!”.

Passiamo alla descrizione degli artisti che “Cinenova” produce: Iniziamo con i “Mucca Macca”, che con l’album “Schizophreniq” hanno a mio avviso realizzato un prodotto impeccabile…

“Tu dici questo e ti ringrazio, e’ un album che potra’ dare il meglio alla lunga e io lo adoro, ma la situazione discografica e’ ben diversa, un anedotto: Il loro primo album “MUKKA MAKKA”, nel gen 1998 e’ stato licenziato a Crippled Dick Hot Wax in germania e Rip Curl Rec in Giappone, 2 etichette da paura a mio gusto. In Italia, mentre cercavo un licenziatario e/o distributore, un iperproduttore di una major (uno di quelli che muove i miliardi per capirci) lo ascolta 3 minuti e mi dice “ma che e’ sta roba?” gli spiego che trattasi di trip hop, con influenze jazz etc. … silenzio… sua domanda “cosa e’ il trip hop?” Non conosceva ne i portishead, ne’ i massive ne niente.Aiutooo- Questi sono i mucca macca! Anno 2001: il nuovo disco e’ considerato troppo difficile pure in Giappone! 2002: quest’anno ho invece avuto parecchie richieste ma nulla di firmato al momento, incrociamo le dita”.

… Leo Cesari:”beat” e “lounge” inseriti in un contesto ritmico ultra-moderno…

“Una pellaccia della scena musicale italiana, un vero poliedrico, ha collaborato e suonato con tanta gente, da Britti a Valeria Rossi, e’ batterista dei Kletzroim (non so se scriva cosi), ex dei Tiromancino e non ultimo suo padre e’ stato un famoso pianista jazz negli anni 50 e 60, grande amico di Umiliani per capirci. Insomma mangia pane e musica da quando e’ nato, ha solo bisogno di una struttura che gli dia un sostegno x uscire bene sul mercato, e noi ci proviamo. Al momento sta facendo la colonna sonora del prossimo film di Massimo Costa “Casa di frontiera” e sara’ edita indovina da chi?”.

… Sa Razza, ovvero la “tua” Sardegna in veste nuova…

“Sa razza, puro hip hop in sardo-hispanico, su di loro non ho alcun merito, se non avergli finanziato il loro progetto e cercare di dare una mano quando serve, sono gia’ grandi nel panorama dell’hip hop e massimamente rispettati(anche con la loro quota di nemici) , considera che anni fa hanno aperto il concerto dei Bestie Boys a Reggio Emilia e quest’anno chiuso il live di Zucchero in piazza per capodanno a Cagliari. Varie date con gli Orishas, quelli di hello’ cubano… purtroppo in Italia l’hip hop non ha grandi spazi come nel resto del mondo”.

La piu’ recente produzione riguarda i “Nevrotype” che grazie ad un buon lancio stanno prendendo piede…

“Drum’n’Bass con un rapper che viaggia a 180 BPM, garage, kung fu, napoli , sono una fucina di idee che travolge. il loro disco e’ appena uscito e sembra aver avuto buona accoglienza da tutti, da Radio Dj a Mtv. Attendiamo risvolti con ansia”.

Quali saranno le novita’ 2002 di “Cinevox” e “Cinenova”?

“La Cinevox continuera’ a mettere sul mercato il proprio backcatalogue che accresce il proprio mercato a ritmi non indifferenti, ormai su vari titoli siamo a numeri a 5 cifre per le vendite e per degli indies come noi e’ un bel successo. La Cinenova… bisognerebbe chiedere ad Othelma… sai come ho scelto i gruppi della label? con i provini su k7 o cd che mi arrivano giornalmente e li ascolto(tutti cosi tranne leo che mi e’ stato presentato da un amico). Spero di trovare gli “sghei” per produrre due gruppi che ho in cantiere”.

Chiudiamo parlando di Internet. Quanta importanza dai alla comunicazione telematica e la gestione delle vostre home page?

“E” il futuro, non ancora il presente, sogno un mondo di Napster dove le majors pregano che siano messe in rete gratis le merde che producono e vengono regolarmente rifiutate. Nel ns piccolo siamo pronti a partire per un mercato tutto telematico, ma sinceramente non mi sembra possibile vendere un qcs dove si trova di tutto gratis. Credo che ci saranno grandi rivoluzioni nel mercato, prospetto un crollo totale, almeno al 90%, con sparizione di chi fa schifezze, verra’ purtroppo colpito anche chi lavora con passione e qualita’ almeno per un po’”.

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