“Queste pazze donne”, regia di Roberto Marafante

Con Marina Giulia Cavalli, Mita Medici e Stefania Spugnini.

Teatro dè Servi di Roma fino al 7 Dicembre 2003

Scritto da Luca Cirillo

Grazie a Carla Fabi e Barbara Ghinfanti

Dopo il grosso successo ottenuto in Austria e Germania, arriva anche in Italia la commedia scritta dal giovane Gabriel Barylli, “Queste pazze donne” (traduzione italiana di Daniela Scarlatti e Claudia Tomio per la regia di Roberto Marafante) in scena al Teatro De’ Servi di Roma fino al 7 Dicembre. Tre amiche, costrette a passare insieme la notte di Natale e quella di Capodanno, analizzano più o meno involontariamente il caos sentimentale delle loro vite, tra illusioni, speranze e inaspettati “regali di Natale”… Gli uomini gravitano intorno alle nostre protagoniste senza (quasi) mai apparire sulla scena, lasciando spazio assoluto alla loro divertente, sfrenata e umorale energia. Le interpreti delineano con intelligenza le differenze dei 3 personaggi: Linda (una prorompente Marina Giulia Cavalli), esuberante e narcisa, è circondata da uomini interessati solo “ad una cosa” e vive in modo superficiale. Cristina (la simpatica Stefania Spugnini) è impacciata e sognatrice, ma al tempo stesso la più razionale delle tre. Barbara (la veterana Mita Medici) è la più arrabbiata…ha creduto nell’amore, nella fedeltà e nel proprio marito… fino a quando non ha scoperto i suoi ripetuti tradimenti! Tutte e tre hanno qualcosa da recriminare… delusioni… sogni irrealizzati… cosa fare allora? La soluzione più semplice sarebbe lasciare alle spalle gli “errori/uomini” passati e guardare speranzose al futuro, fino a quando una realtà inaspettata (un bebè in arrivo) farà visita ad una di loro… riportandole con i piedi per terra. Una commedia gradevole, spiritosa al punto giusto e garbatamente erotica, interpretata con piglio elegante e provocante dalle tre protagoniste (la Cavalli e la Medici, sono insieme anche nel cast di “Un posto al sole”). Dedicata alle donne, per poter ridere delle proprie “manìe” e illusioni e agli uomini nel tentativo (vano?) di aiutarli a fare chiarezza nel misterioso e contorto animo femminile…

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