SIR OLIVER SKARDY – GRANDE BIDELLO

Grazie ad Andrea Manzo di “Soliti Sospetti srl”

Giocando con la sua “professione alternativa” di bidello e con il titolo del reality show più conosciuto, arriva nei negozi di dischi (al prezzo speciale di 10 euro) l’album “GRANDE BIDELLO“, nuovo lavoro di SIR OLIVER SKARDY, ex leader dei “Pitura Freska” la più nota reggae-band italiana che azzeccò in pochi anni una serie di brani divertenti e graffianti come “Pin Floi”, “Picinin” e la nazionalpopolare “Papa nero”, con la quale il gruppo si presentò addirittura sul palco del Festival di Sanremo. Come in molti matrimoni, però, la vita in comune nei “Pitura Freska” nel corso degli anni comincia ad andare stretta. Skardy inizia a cercare nuove strade collaborando con con “Elio e le storie tese” (straordinario il duetto nel brano “Uomini col borsello” della band milanese) e Raul Casadei arrivando anche a recitare con attori del calibro di Anna Galiena, Alessandro Haber e Roberto Citran nel film di Maurizio Zaccaro “Cervellini fritti impanati”. L’esordio da solista arriva con il singolo “President Buana” realizzato in collaborazione con Mauro Ferrucci (produttore di Moony e Db Boulevard). Sciolti ufficialmente nel 2002 i “Pitura Freska”, Skardy si butta anima e corpo nella realizzazione del suo primo album, prodotto da Alma Music e distribuito da Venus. Skardy propone nuovi temi a supportare la sua innata capacità di saper dire in poche schiette frasi quello che noi tutti vorremmo saper dire, con la semplicità e naturalezza che lo contraddistinguono e con quella incisività ed efficacia che gli hanno sempre permesso di arrivare dritto al cuore della gente. Un album in cui coesistono diverse anime musicali e che pur partendo dal reggae spazia in atmosfere ballabili, nel ragga, nell’elettronica, nel rock. Il disco è stato prodotto artisticamente dallo stesso Sir Oliver Skardy che si è occupato, oltre che della voce, anche delle chitarre, che arricchiscono il disco, come detto, di distorsioni e sonorità graffianti. E’ il ritorno ad un vecchio grande amore di Skardy, costretto a mettere da parte lo strumento man mano che cresceva il suo ruolo di front man nei Pitura Freska.

Assieme a Skardy si sono occupati della produzione anche Leonardo Di Angilla (al musicista veneziano, produttore tra gli altri dei Voo doo phunk, e in tour con Tiziano Ferro e Marco Paolini, sono stata affidate programmazione e percussioni) e Gianluca Ballarin (già collaboratore dei Pitura Freska e autore e produttore delle musiche del fenomeno televisivo di Italia 1 “I Munchies”) che ha seguito programmazione e tastiere. “Grande bidello” è stato registrato tra gli studi veneziani “Montuno Bay” ed “Exit Studio”. La masterizzazione è stata affidata a Giovanni Boscariol (recenti collaborazioni con Fiorella Mannoia, Elisa e Claudio Baglioni). Tra i brani dell’album colpisce subito l’autobiografico “Bideo“, folgorante e divertente, così come “Super Skank“, brano contro lo stato penoso della classe politica italiana, selezionato e poi rifiutato dal Festival di Sanremo per una assonanza tra il titolo e una droga leggera (Sanremo non si smentisce mai!). Ottimo è anche “Bluff” (cantato in coppia con Angela Milanese, vocalist di Paolo Belli), romantico slow dal testo più che mai azzeccato…”una disincantata visione del rapporto di coppia, in cui purtroppo sincerità, affetto e complicità sono ormai semplici chimere”… Un attacco duro alla sua terra arriva con “Nord Est“, da Skardy definito come un popolo a cui l’improvvisa e repentina agiatezza ha montato la testa, con tanto di sindaci in versione sceriffo! Indovinati anche gli interventi “extramusicali” affidati al duo comico veneziano “Carlo & Giorgio” che interpretano due loro personaggi, Galimberto e Master Blaster Cesarino, un dee-jay radiofonico e un produttore dance davvero fuori dal normale! Da segnalare anche la cover di “Break on through” dei Doors che diventa “El xe U” e la melodica “Do mie“, anche in questo caso arricchita da un testo molto duro sul nuovo millennio che sembra sempre più un nuovo medioevo… “Stella” vede la partecipazione ai cori di Farida e della vocalist gospel Sara Montanari. L’album si chiude con la brevissima “Competition generation“, un brano in cui Skardy gioca sulla mancanza di valori e soprattutto con il linguaggio delle nuove generazioni, fatto in gran parte di termini di matrice anglosassone, di cui spesso non si conosce il significato preciso… Divertente anche l’uso dei colori giamaicani (rosso-giallo-verde) che nel booklet dell’album servono ad evidenziare la “gradazione dei brani” (proprio come con i programmi televisivi!) e quindi il consiglio per i più piccoli di ascoltarli in compagnia di adulti oppure liberamente. Il premuroso “Grande Bidello” Skardy si fa apprezzare anche da questi piccoli e simpatici gesti…

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