IL CIBO DELL’ALTRO DI VITTORIO PAVONCELLO

Artepoint presenta IL CIBO DELL’ALTRO ovvero Il paradiso del gourmand Testo e regia di Vittorio Pavoncello Teatro Nuovo Colosseo Via Capo d’Africa, 5- Roma (tel. 06 7004932)

Interpreti: Adamo: Giuseppe Lorin Ewa: Shulamith Orvieto

Venerdi, sabato e domenica 11-12-13 maggio al Teatro Colosseo alle ore 20,45 (e alle 17,30 il festivo) andrà in scena lo spettacolo scritto e diretto da Vittorio Pavoncello “Il cibo dell’altro ovvero Il paradiso del gourmand”, compreso nel programma della settima edizione della rassegna di corti teatrali “Schegge d’autorecurata dal Sindacato Nazionale Autori Drammatici (SNAD) & ENAP-PSMSAD in collaborazione con il Festival Internazionale del Corto di Mompeo (Rieti) con la direzione artistica di Renato Giordano e l’organizzazione di Raffaele Aufiero e Carlangelo Scillamà.

Siamo in un angolo del ristorante “Il paradiso del gourmand” dove la coppia composta da Adamo e Ewa, rispettivamente chef e aiuto chef, sta pelando una montagna di patate per esigenze di menu del locale. E mentre pelano ininterrottamente discutono sul perché “quello” che è anche il gestore del ristorante si sia arrabbiato così tanto perché Ewa ha mangiato una mela… Sì, siamo proprio di fronte alla coppia biblica inserita in questo contesto insolito che finalmente ci svela il motivo di tale famosa disobbedienza.

Il linguaggio è divertente, con veloci giochi di parole e i personaggi sono ben caratterizzati: Adamo è grossolano quanto Ewa è raffinata, una figura maschile di origini più umili rispetto a quella femminile che lo aiuta ad avanzare socialmente, un lui meno accorto delle proprie azioni di fronte ad una lei più consapevole. Così anche nella brevità della proprio caratteristica di essere corto il testo rivela e definisce chiaramente i tratti della coppia in scena e le due distinte personalità.

Per Vittorio Pavoncello, autore e regista del testo, la comicità è un’esperienza diversa di drammaturgia. L’ artista ha già legato la propria carriera a tematiche sociali e religiose sia nella scrittura di testi teatrali (ad esempio con il “Il nuovo pianeta” sulla pena di morte, o come direttore artistico dell’associazione culturale E.T.I.C.A. – ebraico teatro internazionale cultura e arte) sia nella pittura (come con la mostra al Complesso del Vittoriano “Il popolo del sogno”, 50 incisioni tratte dalla Bibbia). Qui affronta uno dei temi più discussi del testo sacro, il peccato originale, ma in maniera comica con una rappresentazione che diverte lo spettatore fino alla battuta finale rivelatrice.

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