INEDITO DOCUMENTO SUL 1° PREMIO TENCO DEL 1974

INEDITO DOCUMENTO SUL 1° PREMIO TENCO DEL 1974

AMILCARE RAMBALDI e VALENTINO TENCO

Nel recente passato, tante volte è stato usato il nome di Amilcare Rambaldi per portare l’acqua ad un mulino che sembra non macinare più produzioni di giovani talenti nel mondo della canzone. Ma, se non ci fosse stata l’iniziativa di alcuni appassionati della storia della musica e conoscitori della vita di Rambaldi, questa volta il suo nome non sarebbe stato usato nemmeno per la nobile causa di ricordarne l’anniversario della nascita.

Alla ricorrenza virtuale, visti i tempi difficili che stiamo vivendo in questo periodo, ha però aderito la famiglia Tenco che ben conosceva Amilcare Rambaldi, le iniziative che proponeva e la signorilità con cui si era sempre interfacciato con i suoi interlocutori. Le parole di affetto esternate dai familiari di Luigi Tenco rendono bene il senso di rispetto verso la storia di un uomo che in vita aveva creato manifestazioni culturali di grandissima importanza e per questo motivo ieri hanno voluto pubblicare uno dei documenti che rappresenta l’inizio della storia del Club Tenco ma soprattutto dei valori che avrebbe dovuto portare avanti negli anni. Da una parte vi era un Amilcare Rambaldi che progettava eventi in nome di Luigi e dall’altra vi era un Valentino Tenco, fratello di Luigi, che suggeriva i valori che avrebbero dovuto accompagnare tali eventi. Così, in modo costruttivo e nel rispetto dei sentimenti di tutti, i lunghi confronti tra Amilcare e Valentino portarono alla stesura di un atto costitutivo (ormai snaturato) che impegnasse la nascente associazione a scoprire i giovani cantautori e quindi portarono alla possibilità di utilizzare il marchio Club Tenco.

Al di là degli aspetti formali e legali, ovviamente a favore di chi concede qualcosa in delega, pare banale e soprattutto ingiusto dal punto di vista storico strumentalizzare il nome di Amilcare Rambaldi omettendo quello di Valentino Tenco, dimenticando poi anche Rambaldi nel giorno del suo anniversario. Sarebbe molto più saggio ritrovare tutti i valori per cui fu fondato il Club Tenco. In questa fase di stallo, in cui l’attuale Direttivo del Club non ha chiesto il rinnovo della delega all’uso del marchio (cosa ben diversa dal logo e cioè dal disegno del marchio) agli eredi Tenco e quindi non può procedere a richieste di patrocini, sarebbe piuttosto produttivo dare un segnale di trasparenza mostrando, pubblicamente o nel corso di un’assemblea straordinaria, il Registro dei Soci o il Libro dei Verbali che testimoniano le variazioni avvenute nell’atto costitutivo dell’associazione e le scelte che hanno portato ad avere nel Direttivo elementi spinti da interessi commerciali.

Roma, 6 aprile 2020

                                                                                              Michele Piacentini

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