Max Bertolani, parla della sua storia d’amore con Pamela Prati

Max Bertolani, ospite del programma Storie italiane condotto da Eleonora Daniele, dice la sua sul giallo delle presunte nozze della Prati con Mark Caltagirone: “Io la conosco bene, abbiamo vissuto una storia d’amore dal 1999 al 2001”.

Sono rimasto esterrefatto, è un qualcosa di scioccante“. Con queste parole Max Bertolani, personaggio televisivo e campione di football americano, commenta il giallo che vede protagonista Pamela Prati e le sue presunte nozze con Mark Caltagirone, la cui identità è ancora avvolta nel mistero.

Max, sentimentalmente legato alla showgirl tra il 1999 e il 2001, interviene a Storie italiane il programma del mattino di Rai1: “Io ai tempi ero innamoratissimo di Pamela, volevo sposarmi e avere un figlio” racconta Max Bertolani.

Nei primi anni del 2000 Max e Pamela Prati andarono in tv per annunciare le imminenti nozze, che però non hanno mai avuto luogo.

A spiegare il motivo è lo stesso Bertolani: “Non ci siamo sposati perché evidentemente era una cosa che volevo solo io. In quel periodo ho vissuto una grande storia d’amore con lei, ero innamoratissimo, ci sono rimasto male perché avevo in mente un altro film con lei, quello di creare una famiglia avere dei figli, secondo me sarebbe stata una madre fantastica, era quell’esperienza che le mancava, aveva raggiunto il top nello spettacolo e forse l’esperienza di madre sarebbe stata la ciliegina sulla torta”.

A chiudere la storia fu Max a mezzo stampa, una mossa che, a suo dire, gli è costata cara: “Io chiusi la situazione. Forse il mio errore fu che feci un comunicato e quello mi ha massacrato, è vero che diceva la verità ma ho pagato 17 anni di purgatorio perché mi son state tagliate le gambe. Ci sono le famose ‘x’ che ti mettono a livello lavorativo […] Eravamo un qualcosa di meraviglioso, di unico, un amore bellissimo e vero […]”.

E di Pamela Prati dice con molta dolcezza: “È molto fragile come persona, probabilmente ci sono persone vicino che non la stanno supportando nella maniera corretta. Lei è una persona buona, ha fatto degli errori ingenui per ascoltare determinate persone […] vedevo tanta gente che le girava intorno e le faceva mille moine […]”.

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