Al cinema dal 29 maggio: “BOLOGNA 2 AGOSTO… i giorni della collera” di Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio

Il giornalista Osvaldo Contenti

Recensione di Osvaldo Contenti

Trama

Italia anni ’70. Nei cosiddetti “anni di piombo”, funestati dai crimini e dagli omicidi perpetrati dalle Brigate rosse, dei giovani di destra, distaccatisi dall’MSI (Movimento Sociale Italiano), fondano il gruppo armato dei N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari), dando luogo a rapine e uccisioni mirate che alimentano il clima di tensione già instauratosi con la follia dei gruppi armati di sinistra. Una miscela esplosiva che pare trovare la sua logica conclusione con la strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone innocenti e ben 200 rimasero ferite.

I registi Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio, nel film “BOLOGNA 2 AGOSTO …i giorni della collera”, provano a ricostruire e saldare tra loro due momenti salienti degli anni di piombo; l’attività terroristica dei N.A.R. e la strage di Bologna del 2 agosto 1980.

E all’inizio il racconto pare svolgersi compiutamente, anche con un certo rigore storico, che inquadrando e analizzando a fondo le caratteristiche dei N.A.R., finisce per fornirne un insieme piuttosto convincente, sia per quanto concerne la loro genesi ideologica che per quanto riguarda la loro efferata deriva armata.

Ma il film comincia a perdere coesione narrativa (e “investigativa”) proprio quando tenta di avvalorare la saldatura tra l’azione armata dei N.A.R. e la strage di Bologna.

Qui, infatti, un “grande vecchio” avrebbe macchinato il tutto, portando il gruppo terroristico di destra ad organizzare la strage più sanguinosa del dopoguerra.

Sul finire del film ci si continua a chiedere se questo intreccio sia effettivamente avvenuto, col seguente quesito: è concretamente ipotizzabile che un gruppo di destra, poco più che spontaneistico, sia stato in grado di organizzare e portare a termine una strage di quella portata senza la logistica, i mezzi, il denaro, le coperture e la preparazione che un’azione del genere comporta?

Una palese contraddizione che lascia perplessi. Anche se questo non ci esime dall’elogiare il lavoro autoriale nel suo complesso, e il tentativo di chiarire una pagina buia del nostro recente passato, cosa che altri non hanno avuto il coraggio di fare.

Curiosità

In un cast di altissimo livello, che comprende, tra gli altri, dei grandi attori come Lorenzo Flaherty, Enrico Mutti e Luca Biagini, a nostro avviso in questo film la palma delle migliori interpretazioni va assegnata a Martina Colombari e a una più che sorprendente Marika Frassino, vera rivelazione di questa pellicola!

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