Katia Ricciarelli, il suo commento razzista messo sullo stesso piano delle parolacce

Vergogna assoluta al Grande Fratello Vip, in tanti anni non si era mai visto un tale scempio. Katia Ricciarelli che dall’inizio del programma ha sparato frasi sessiste, omofobe e razziste, tanto da far cambiare il regolamento del gioco, che da quest’anno non prevede più l’eliminazione per tali parole, è stata ancora una volta graziata dal conduttore più fazioso della televisione, tanto inadeguato da farci rimpiangere Barbara D’Urso.

Stiamo parlando di Alfonso Signorini che ha fatto finire a tarallucci e vino, una faccenda che non riguarda il gossip, ma un problema sociale di portata mondiale: il razzismo.

Dopo tante offese alquanto sopra le righe, Katia Ricciarelli non ha ancora messo un punto al suo disgustoso spettacolo. Negli ultimi giorni infatti, ha etichettato Lulù definendola “scimmia” e invitandola a tornare al suo paese e tutto questo per le sue origini etiopi.

A questo punto Lulù è scoppiata, mandando la Ricciarelli a quel paese, definendola, una razzista di m. e raccogliendo il consenso popolare su tutti i social e non solo.

Per gli insulti razzisti vengono fermate le partite di calcio, quei cosiddetti tifosi che come la Ricciarelli si lasciano andare a espressioni razziste, vengono segnalati e sanzionati con tanto di daspo, così che tutta Italia pensava che anche al Grande Fratello si prendessero dei provvedimenti. Nella rete ammiraglia di Mediaset, in un programma in prima serata visto da tanti ragazzi e ragazze, dalle famiglie, non si possono assolutamente giustificare frasi del genere. Dunque, l’eliminazione della signora Ricciarelli sembrava un gesto inevitabile da parte della produzione e degli autori.

E invece…

L’amicizia tra Katia e il conduttore ha vinto sullo sdegno sociale e una frase criminale come “torna al tuo pese”, una parola così volgare come “scimmia”, è passata in sordina, e dopo delle scuse neanche tanto sentite da parte della Ricciarelli, tale comportamento è stato messo allo stesso livello delle parolacce di Lulù, che per carità, è alquanto volgare, ma che non sono assolutamente equiparabili al RAZZISMO.

Ecco la reazione di Lulù dopo che Alfonso Signorini le ha fatto notare che le sue reazioni esagerate sono gravi quanto le frasi razziste della Ricciarelli: “Mi dispiace, non userò quella parola che tu non vuoi (razzista ndr) che usiamo, ma lo faccio solo per te e per il pubblico perché per me lo è. Non mi avrebbe mai detto quella frase (“torna al tuo paese”, ndr) se io fossi stata del tutto italiana, invece me l’ha detto perché sono per metà etiope”. Katia nega, ma le due sorelle Selassiè incalzano, ricordando che la stessa cosa la Ricciarelli l’ha fatta mesi fa contro Samy. Anche in quell’occasione, infatti, la frase della Ricciarelli venne additata come razzista ed anche quella volta venne fatto del cerchiobottismo di infimo livello.

Ma come spesso accade quest’anno, tutto finisce come se niente fosse, Passiamo al prossimo filmato, tanto di anni di lotte, di schiavitù, di massacri compiuti solo per il colore della pelle, non importa più niente a nessuno.

Sponsor, ma cosa aspettate a ritirarvi?

E intanto… pubblicità.

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